Assemblea soci 24 febbraio 2024

È nata la nuova Betadue

Sabato 24 febbraio 2024 è il primo giorno “ufficiale” di lavoro della nuova Betadue. Cooperativa sociale che si occupa di “inserimenti lavorativi di qualità puntando al benessere delle comunità all’interno delle quali opera”. A Firenze sono stati eletti gli organismi dirigenti di quella che è oggi una delle maggiori cooperative sociali della Toscana con 446 soci che operano in molti settori: ambiente, verde, servizi avanzati, ristorazione, mense, comunicazione, pulizie, ….

Due le matrici: Betadue di Arezzo e Samarcanda di Firenze. La fusione non è stata certo a freddo: il percorso era iniziato il 9 ottobre 2020. In oltre 3 anni sono stati condivisivi l’organizzazione interna, gli investimenti e le scelte strategiche, create nuove società e imprese sociali come Beetoobee (2021) e Risorse (2022). Dalla metà 2021 sono state avviate gestioni condivise e collaborazioni in servizi nei quali Samarcanda e Betadue hanno iniziato a lavorare insieme: raccolta rifiuti Piana Fiorentina, servizi di trasporto farmaci per conto di Estar e Asl, gestione servizi cimiteriali, servizi di manutenzione aree verdi e pulizie.

Sabato a Firenze è stato eletto il nuovo CdA: Gabriele Mecheri, Francesco Nocentini, Consuelo Buggiani, Valentina Acquistapace, Simone Cipolli, Lucia Arcangioli, Riccardo Valentini, Adriano Rossi, Simone Bacci, Maria Rosa Ferri, Lisa Casacci, Simone Valentini, Marco Pallante, Matteo Mammuccini, Martina Mammuccini: Due gli invitati permanenti: Michele Vignali e Andrea Geppetti. Presidente Gabriele Mecheri. Vice presidenti: Consuelo Buggiani e Maria Rosa Ferri. Direttore Francesco Nocentini.

Le due cooperative sociali che si sono fuse hanno una storia quasi trentennale alle spalle: “in questo periodo – ricorda Gabriele Mecheri – abbiamo imparato, anche a nostre spese, che arroganza e invidia non danno la felicità. E il nostro lavoro deve tendere alla felicità delle persone. Altrimenti non abbiamo senso”.

Sabato Mecheri ha presentato il glossario di Betadue, 18 parole che meglio di altre spiegano il senso della cooperativa. Ne ricordiamo alcune. Generosa: “attenzione ai bisogni delle socie e dei soci, dei lavoratori, dei clienti e dei committenti ma soprattutto ai bisogni delle persone e delle comunità in cui agiamo e ci muoviamo”. Digitale e analogica: “veloce e connessa con le persone e i servizi che eroghiamo, che raccoglie dati e li legge nel più breve tempo possibile, che usa la tecnologia per comunicare e per informare ma che dà valore alle relazioni tra le persone e al lavorare insieme, che riconosce il valore della materialità e del tempo passato insieme per costruire connessioni tra intelligenze e sensibilità”. Libera, a proprietà collettiva, a gestione democratica e leadership diffusa: “un’impresa a proprietà collettiva che dia valore ai principi di democrazia e con (più leader che garantiscano meno derive personalistiche e quindi più libertà)”. Creativa: “è un pezzo importante dell’intelligenza e del problem solving, consente di immaginare soluzioni differenti nei servizi, nelle comunità e nelle pratiche di inserimento lavorativo”. Sostenibile (ambiente, sociale, sicurezza economica e responsabile): “vogliamo che le ESG non siano moda e nemmeno una leva commerciale, ma un modo di condurre il nostro sviluppo in maniera armonica e coordinata con la sicurezza economica.
Intergenerazionale: una cooperativa che non si alimenta dell’energia delle nuove generazioni è una cooperativa che non ha futuro. E noi vogliamo averlo: il migliore possibile”
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