Il cielo è di tutti: storie della generazione degli anni novanta

Claudio Repek racconta le storie dei ragazzi che traghettano da un millennio all’altro sulla nuova barca della cooperazione sociale. Prefazione di Giuseppe Culicchia

 

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Il cielo è di tutti: il libro che racconta l’intreccio tra la Grande Storia e le piccole storie di una parte della generazione degli anni 90, quella che ha fatto la scelta delle cooperative sociali. In particolare delle B che si occupano degli inserimenti lavorativi dei soggetti svantaggiati: dai disabili fisici a quelli psichici, dagli emarginati ai nuovi poveri.
La nostra cooperativa ha compiuto 20 anni – ricorda Gabriele Mecheri, Presidente di Betadue. Questo volume ne ripercorre il percorso attraverso le storie di ognuno e quella di tutti“.
Il senso di questo lungo periodo? “Abbiamo imparato, anche a nostre spese, che arroganza e invidia non danno la felicità. E il nostro lavoro deve tendere alla felicità delle persone. Altrimenti non abbiamo senso. Siamo davvero consapevoli di essere stati una piccola cosa e devo dire che questo mi rassicura: siamo tutto quello che potevamo essere e l’energia che avevamo ce l’abbiamo messa tutta. A me, alla fine, basta così. E davvero ne sono orgoglioso“.
Il cielo è di tutti verrà presentato a gennaio nel corso della festa per i 20 anni della cooperativa.
Il libro contiene 60 interviste, un piccolo universo di esperienze. C’è chi ha concluso le superiori e ha fatto l’università. Chi ha studiato all’estero e chi è arrivato, con molta fatica alla terza media. Chi ha fatto la scelta delle droghe e chi quella della prostituzione. Chi ha lavorato nei campi e chi nei laboratori orafi. Chi ha potuto scegliere in libertà e chi no, perché bloccato su una sedia a rotelle o da una malattia che lo ha portato ai servizi psichiatrici. Chi è stato seguito dalla famiglia e chi abbandonato, costretto quindi a vivere per strada non per qualche mese ma per molti anni. Chi ha iniziato il suo viaggio in Toscana o in altre regioni d’Italia e chi è arrivato qui da lontano, da altri continenti.
60 storie, diverse le une dalle altre, sotto il cielo degli anni novanta. Quindi non solo le vicende personali ma anche il racconto di una decennio straordinario.
La sovrapposizione tra la grande e le piccole storie – sottolinea Mechericonsente di raccontare come le ragazze e i ragazzi di questa generazione hanno vissuto i grandi eventi degli anni novanta. Quindi la politica: tangentopoli, la fine della prima repubblica, il crollo del comunismo. Poi la tecnologia: i computer e la diffusione dei sistemi operativi Microsoft e Apple, internet, il telefono cellulare, i video giochi. E poi il cinema, la musica, la televisione“.
I futuri soci di Beta, poi Betadue, vivono sotto questo cielo cercando strade nuove. Un po’ per curiosità e un po’ perché quelle vecchie sono diventate impraticabili. Il cielo è di tutti racconta vita privata, studi, amori, passioni e, infine, il lavoro.
Betadue segna, anche simbolicamente, la fine dell’immagine delle cooperative di tipo B come piccole, inadeguate, incapaci di avere una propria visione d’impresa. Oggi Betadue è una delle maggiori cooperative sociali della Toscana ed è impegnata in molti servizi: dal verde all’igiene urbana, dalla ristorazione alla comunicazione, dalle gestione di uffici a quella di eventi.

Il cielo è di tutti è edito da Clichy, Firenze. Autore Claudio Repek. la prefazione è di Giuseppe Culicchia. Tra le interviste anche quelle di tre “ospiti” a metà strada tra musica e poesia, anche loro legati agli anni novanta: Cisco, ex Modena City Rumblers; Bobo Rondelli e Erriquez, Bandabardò.