Eleonora, interprete della lingua dei segni nei Centri per l’impiego

Figura professionale che il Cinpa mette a disposizione delle persone sorde che cercano un lavoro

 

La lingua dei segni è il “ponte” tra le persone sorde e il resto del mondo. Eleonora Gori è una psicologa che ha deciso di diventarne interprete. Oggi svolge la sua attività per le scuole, per i privati e nei Centri per l’impiego presenti nella provincia di Arezzo dove Cinpa svolge alcuni servizi al lavoro.
Mi sono avvicinata a questa lingua per caso. Mia madre era addetta di segreteria all’Istituto Fossombroni di Arezzo dove lavorava un custode sordo che comunicava in questo modo. Finite le superiori, mi sono iscritta a psicologia ed ho quindi frequentato i corsi LIS. Tre anni ad Arezzo e poi uno a Livorno per diventare assistente alla comunicazione, figura professionale che opera nelle scuole per gli alunni sordi“.
Gli anni di formazione sono stati piacevoli e molto particolari. “I corsi sono tenuti da insegnanti sordi e le quattro ore di lezione si svolgevano in assoluto silenzio. Un contesto complesso e nuovo per gli studenti, che si avvicinano per la prima volta al mondo della sordità. Anni di studio che hanno creato e cementato amicizie. A distanza di anni, il gruppo di studenti di allora si ritrova ancora“.
Le opportunità di lavoro per un interprete della lingua dei segni sono varie, ma non sempre è facile che vengano attivati i servizi. “Un primo approccio è quello con la scuola, dalle elementari alla superiori – racconta Eleonora GoriHo poi lavorato per l’Inps e per soggetti privati. Adesso ho anche una collaborazione con il Cinpa per favorire l’accesso delle persone sorde ai Centri per l’impiego. Nel Centro per l’Impiego di ogni capoluogo di provincia della Toscana c’è uno sportello LIS. Il fatto che lo sportello sia sempre attivo in giorni e orari prestabiliti garantisce una piena accessibilità, il servizio è infatti fruibile senza che il cittadino debba attivarsi per farne personale richiesta, così come avviene per l’accessibilità fisica grazie all’abbattimento delle barriere architettoniche”.