Betadue, quando l’unione fa la coop

Assemblea dei soci il 23 giugno. Integrazione con altre due cooperative storiche: già fatta con Nuova Idea e a gennaio con Sodiser. L’esperienza del Consorzio Coob e a settembre lo sbarco a Londra con i prodotti del marchio Tuttibuoni

 

Festeggia i 20 anni insieme a due cooperative sociali “storiche”: Nuova Idea e Sodiser. L’integrazione con la prima è già avvenuta, quella con la seconda si completerà ad inizio 2019. Non solo: è anche tra i soggetti promotori di Coob, un consorzio di cooperative sociali di tipo B che è ormai la maggiore realtà del settore tra Toscana e Umbria. Betadue terrà la sua assemblea annuale sabato prossimo, 23 giugno, nei locali delle cooperativa agricola di Paterna, nel comune di Terranuova Bracciolini.
I nostri addetti sono ormai 350 – ricorda il Presidente Gabriele Mecheri. Sono distribuiti in molti settori. I principali sono l’igiene urbana e la ristorazione ma abbiamo anche trasporto scolastico, comunicazione, pulizie, agricoltura sociale e altro ancora. Una serie di attività che producono ogni anno quasi 8 milioni di euro di ricavi. La nostra tendenza è semplice: di anno in anno aumentano occupati e ricavi“.
Mecheri scrive un numero e un’idea nella carta d’identità di Betadue. “Il numero che mi preme sottolineare è 116: è quello delle persone svantaggiate che lavorano con noi. Sono disabili, sia fisici che psichici, soggetti svantaggiati, donne e uomini che non avrebbero alternativa alla disoccupazione e all’emarginazione sociale.  Il loro lavoro è il nostro orgoglio. E l’idea è quella di unire le forze della cooperazione sociale. La storia di Betadue è una storia plurale di integrazioni: prima 2000 Onlus, poi il Contesto e Primavera. Quindi la Nuova Idea e tra poco la Sodiser“.
Queste ultime due sono cooperative legate alla storia sociale di Arezzo. La Nuova Idea si è dedicata agli inserimenti lavorativi dei disabili e la Sodiser è nata ai tempi della chiusura del manicomio ed è sempre stata punto di riferimento dei soggetti con problemi di salute mentale. “E’ un periodo molto difficile dal punto di vista sociale – commenta Gabriele Mecheri. Noi non facciamo una scelta di semplice resistenza ma siamo convinti che l’aggregazione delle piccole cooperative sociali sia la scommessa del futuro Betadue aggrega e valorizza le esperienze maturate in questo territorio. Coob opera in un ambito ben più vasto tra Toscana e Umbria, mettendo a valore il meglio della cooperazione sociale di tipo B“.
Lo sviluppo segue la strada maestra della qualità: “non puntiamo ad esasperare i numeri ma ci interessa procedere con calma consolidando e qualificando le posizioni che abbiamo raggiunto. Vogliamo essere una garanzia per tutti: per le persone svantaggiate che hanno trovato la loro opportunità in Betadue, per tutti i nostri soci, per le istituzioni pubbliche alle quali garantiamo i nostri servizi, per i privati con i quali lavoriamo con reciproca soddisfazione. Abbiamo quindi ottenuto, in questi anni,  ben quattro certificazioni di qualità nei settori dell’igiene urbana, dei trasporti,  delle pulizie, della preparazione dei pasti“.
I riconoscimenti non sono stati solo formali. “La nostra esperienza nel settore della ristorazione, con il marchio Tuttibuoni, non solo è approdata sugli scaffali di Unicoop Firenze ma tra settembre e ottobre saremo presenti al Mercato Metropolitano di Londra tra le eccellenze toscane“. E tra le collaborazioni nazionali di Betadue c’è anche la Snam e l’esperienza di agricoltura sociale realizzata nei pressi della sua centrale in Valdarno.